UN PROCEDIMENTO TECNICO MOLTO SPECIFICO |
I VINI ROSATI E LA LORO FRESCHEZZA |
Negli ultimi anni, il rosé è l’unica tipologia di vino ad aver registrato una crescita in termini di frequenza d’acquisto, volume e valore. Queste tendenze giustificano un’attenzione particolare alle fasi di produzione. Spesso considerato uno dei processi di vinificazione più tecnici, lo sviluppo dei vini rosati è soggetto a dei protocolli molto specifici, che ruotano tutti intorno alla nozione di freschezza, parte integrante della loro triplice essenza:
La produzione di vini spumanti, rosati o meno che siano, richiede la necessità di attuare alcune scelte fino dalla vendemmia: selezione della varietà d’uva, livello di maturazione e soprattutto un’attenzione allo stato sanitario del prodotto. Senza dimenticare l’attenzione alle pratiche enologiche specifiche per la presa di spuma.
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1. L’ APPROCIO VISIVO NEL PROCESSO DI VINIFICAZIONE DEI VINI ROSATI |
UN GIOCO DI EQUILIBRIO E PRIORITÁ |
I mercati privilegiano attualmente vini rosati dal colore chiaro ma marcato, con una tendenza verso una tonalità sempre meno aranciata o gialla. Nella pratica, questo duplice risultato non è facile da ottenere e si scontra con la variabilità della materia prima (tipo di uva, maturità, resa) e con i parametri di lavorazione.
Tra i prodotti di Perdomini-IOC, consigliamo ad esempio FULLPROTECTTM e GLUTAROM EXTRATM per la protezione degli aromi e del colore dei mosti dei vini rosati e chiarificanti come Qi FINETM e Qi UP XCTM. |
LE OPERAZIONI PRE-FERMENTATIVE ANTIOSSIDANTI |
2. CONSERVARE LA FRESCHEZZA AROMATICA IN TUTTA LA SUA DIVERSITÁ |
In generale, quando parliamo di uve o di stabulazione sulle fecce per l’espressione dei profili tiolici, sono necessarie operazioni di bioprotezione microbiologica (IOC GAÏATM o IOC CalypsoTM) e/o di solfitazione per limitare i rischi di innesco precoce della fermentazione e per evitare sviluppi microbici indesiderati. Successivamente, diversi percorsi di fermentazione consentono non solo di adattarsi al potenziale aromatico del prodotto raccolto, ma anche di raggiungere l’obiettivo sensoriale ricercato per i vini rosati.
Il controllo dell’orientamento aromatico è ora possibile, non solo attraverso la scelta del lievito, ma anche selezionando il tipo di nutrimento e il momento della sua aggiunta; tutto ciò influenza in modo significativo il metabolismo aromatico del lievito. In questa fase sono particolarmente indicati lieviti come IOC BE FRUITTM ,IOC BE THIOLSTM, IOC FRESH ROSÉTM o IOC BoreALTM(a seconda del potenziale aromatico che intendiamo valorizzare), accompagnati dalla nutrizione più idonea, ad esempio con NATJJATM. |
3. FRESCHEZZA IN BOCCA: EQUILIBRIO TRA ACIDITÁ E MORBIDEZZA |
È chiaro che la percezione dell’acidità ha un ruolo di primaria importanza quando si parla di freschezza e che è quindi necessario considerare un riequilibrio. Anche per i vini rosati l’obiettivo è quello di ridurre alcune sensazioni di aggressività, senza appesantire il vino. Esistono due approcci:
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Questo documento comprende diverse possibilità di itinerari e opzioni tecniche, a partire dalle quali gli enologi possono attuare le proprie procedure e ottenere dei vantaggi in termini di qualità e competitività, in linea con i propri obiettivi.